"Piango di gioia"
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repubblica.it
Torino, storia di Stefano: "La mia vita in strada da quando avevo 10 anni. E questa non è una barzelletta"
"Fra medici: - Ho in cura una paziente molto giovane che sta perdendo la memoria... Che cosa mi consigli di fare?
- Di farti pagare in anticipo!".
Inizia così Stefano a raccontare la sua storia, con una barzelletta. "Ho cinquant'anni e la mia esistenza è stata un po' rocambolesca. Ho vissuto con mia madre per gran parte della mia vita. Sempre in strada, dall'età di dieci anni. A sedici ho incominciato a ballare la breakdance, che in quegli anni andava molto di moda, e con i miei amici ci incontravamo in Piazza Castello davanti al Teatro Regio per esibirci, ero giovane e sentivo l'arte dentro. Io ero uno di quelli che la domenica mattina si alzava e andava, con la tuta fatta da mia madre, nella pista da pattinaggio con le gomitiere e la radio in spalla a sfidare i miei amici, l'ho fatto per cinque o sei anni".
Ciao Michele. A differenza di Carmen io non ti ho conosciuto e mi dispiace molto: Gianfranco
da Carmen F.
Avevo letto questo post, avevo sospettato...adesso apprendo che Michele Bau', ci ha lasciati. Si, si e' tolto la vita dopo questo post. Michele era un ragazzo molto intelligente, aveva una mente critica verso questa società', verso le istituzioni. Ma era fragile, ed e' stato vittima del sistema psichiatrico. Un sistema violento, repressivo, punitivo, ancora più' violento perché travestito da sistema curativo. Non e' così, la psichiatria è' un ghetto che ora si chiami comunità o centro di salute mentale e che prima si chiamava manicomio non fa differenza, esiste ancora la contenzione...Michele la temeva... qualche volta me lo disse in privato... esistono ancora i ricoveri coatti, non lo dimentichiamo.. e sono usati a fini repressivi, il ns "maestro più alto del mondo" ce lo ricorda sempre. La psichiatria e' uno strumento repressivo del potere, oggi come ieri, non esiste una psichiatria buona e non esiste la malattia mentale.
Rip Michele... sono contenta di averti conosciuto.